RILEGGERE UN EDIFICIO DEL SECONDO NOVECENTO
Il Concorso per la sede di Ala della Cassa Rurale
Vallagarina
Paola
Fornasa, architetto, partner di Ardielli Fornasa Associati, è stata membro
della Commissione giudicatrice del Concorso
Si è concluso nel
mese di marzo con la pubblicazione della graduatoria finale, il Concorso per l’acquisizione di idee
progettuali di massima per la nuova sede della Cassa Rurale Vallagarina ad Ala,
mediante la riqualificazione della attuale sede realizzata nel 1979.
Il tema di concorso
offre uno spunto di riflessione sulle politiche di conservazione del patrimonio
del ventesimo secolo e sui criteri di intervento da adottare in termini di efficientamento energetico e di rifunzionalizzazione degli spazi
interni per allinearli alle nuove esigenze lavorative, cambiamento fortemente
accelerato nel periodo post-Covid.
Se da un lato queste
problematiche accomunano la maggior parte degli immobili realizzati nel secondo
dopoguerra, l’edificio oggetto di concorso, interessante esempio di
architettura contemporanea in cemento facciavista a pianta libera, pone
l’accento anche e soprattutto su un terzo tema: l’importanza del riconoscimento del valore culturale e
artistico e del valore testimoniale del patrimonio architettonico contemporaneo,
tema già oggetto di dibattito nel contesto trentino e a cui la Cassa Rurale
Vallagarina, sensibile allo sviluppo e alla valorizzazione del territorio, è
particolarmente attenta.
Lo dimostra in
primis la procedura scelta per la
valutazione dei progetti: il concorso di idee; se la qualità delle
trasformazioni del territorio inizia dalla qualità dei processi amministrativi
che le determinano, al Committente va il merito di aver scelto di operare
attraverso una procedura che, valutando democraticamente e per merito le
alternative progettuali, si pone in modo trasparente verso la collettività e il
territorio in cui interviene.
La procedura si è
svolta con una preselezione su curriculum avente lo scopo di selezionare 10
partecipanti invitati successivamente a partecipare in forma anonima con una
loro proposta progettuale. La valutazione delle soluzioni progettuali è avvenuta
attraverso una commissione formata
da alcuni componenti del Cda e della direzione della Cassa, oltre a tre
professionisti operanti nel contesto trentino e veronese: l’ingegnere Valentina
Eccher, dell’omonimo studio e docente Casaclima, l’architetto Roberto Paoli
(Nexus! Associati), l’architetto Paola Fornasa (Ardielli Fornasa Associati).
Tra le soluzioni
pervenute, si sono distinti lo Studio
OPPS architettura di Firenze (secondo classificato) per la capacità di
porsi in modo rispettoso nei confronti del contesto offrendo interessanti
soluzioni spaziali interne che enfatizzano il carattere istituzionale
dell’edificio; MoDus architects di
Bressanone (terzo classificato) per la capacità di valorizzare alcuni
elementi distintivi dell’edificio esistente integrandoli in un disegno
contemporaneo.
Tra tutti, però, è
il progetto dello Studio Campomarzio di
Trento (primo classificato) quello ritenuto più meritevole per aver
restituito ordine e chiarezza compositiva all’edificio esistente, rispettandone
il carattere e introducendo al contempo essenziali e chiari segni in chiave
contemporanea; conferendo all’edificio una immagine rinnovata, senza sradicarlo
dal contesto, traducendo in termini progettuali la mission della Cassa Rurale
Vallagarina.
CAMPOMARZIO (TRENTO) - 1°classificato
STUDIO OOPS ARCHITETTURA (FIRENZE) - 2° classificato
STUDIO MODUS ARCHITECTS (BRESSANONE) - 3° classificato
STUDIO ARCHINGEGNO
ATELIER ALFONSO FEMIA
CM2 ASSOCIATI
STUDIO DEMOGO
ADOLFO ZANETTI ARCHITETTO